Il Natale è sempre più vicino e, per prepararci a questo giorno di festa del Signore, abbiamo celebrato una piccola novena nelle tre mattine del 20, 21 e 22 Dicembre. Sono state tre messe piene: di persone, di significato, di amore e di preghiera insieme a don Matteo che ha deciso di accompagnarci lungo questo cammino presentandoci ogni giorno una figura del presepe.
Il primo personaggio presentato è stato quello del pastore. Chi è il pastore? Il pastore è colui che riceve per primo l’annuncio della nascita di Gesù e con umiltà si reca presso di lui; il pastore è quella figura sempre vigile e attenta, anche di notte. Il pastore è infatti colui che custodisce il gregge, e non lo fa stando distante, no! Lo custodisce stando in mezzo alle pecore, sporcandosi del loro fango e ricoprendosi del loro odore, sa benissimo cosa vuol dire condividere e stare al fianco delle persone amate; proprio per questo Dio sceglie il pastore come primo destinatario della nascita di Gesù.
Il secondo giorno abbiamo incontrato invece l’asinello, elemento fisso di ogni presepe fin dai tempi di San Francesco. Ma l’asino non è presente solo nel presepe o alla nascita di Gesù, è una figura costante in tutta la tradizione biblica: nell’Antico Testamento è in grado in alcuni passaggi di fiutare e scrutare la presenza di Dio ancora prima dell’uomo, e anche nel Nuovo Testamento si fa elemento messianico di Gesù che entra a Gerusalemme. In sintesi si può dire che l’asino è un po’ come un cantastorie, una figura sempre presente nella storia biblica, un animale che erroneamente a volte ci capita di paragonare ad un’offesa ma al quale tutti dovremmo aspirare, biblicamente parlando.
Ultima, ma non per importanza, la figura dell’angelo. L’angelo è un elemento presente ma invisibile delle nostre vite, all’opera fin dai tempi dei tempi. E’ il tramite di Dio per i suoi messaggi più importanti e proprio la storia del Cristianesimo inizia con Gabriele che per primo annuncia a Zaccaria la nascita di Giovanni e a Maria la nascita di Gesù. In attesa di questo Natale vogliamo quindi proprio chiedere la protezione dei nostri angeli, creature bellissime, sempre accanto a noi, ricordandoci sempre però che Gesù non è angelo, ma uomo, e quindi alla fine è proprio la nostra umanità ad essere al centro di tutta la creazione.
“Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.”- Salmo 91