il piano freddo coinvolge anche la nostra parrocchia

Ma come mai il lunedì c’è gente che cucina in parrocchia?

Diversi volontari preparano pasti caldi per alcune persone senza dimora

Nei lunedì della stagione invernale nella cucina della parrocchia alcuni volontari preparano una minestra calda e panini che vengono recapitati presso un centro di accoglienza per senzatetto: il centro Fantoni, a Castenaso. Il centro accoglie una ventina di persone, anche lavoratori, che non hanno trovato un altro alloggio, coordinati da educatori. Negli altri giorni sono altre realtà o parrocchie ad occuparsi del pasto.
Ecco alcune testimonianze dei volontari e qualche immagine:

stasera si cucina pasta con i fagioli!
Riflessione:
Non dobbiamo dimenticarci che Gesù è venuto per servire e per aiutarci per cui è bene chiederci spesso: “io davvero sono disposto/a a servire per aiutare l’altro?”. È servendo che faremo del bene e avremo in cambio una grande gioia.


ecco le porzioni pronte
Riflessione:
Servire persone fragili e bisognose è una responsabilità sociale e consiste nel mettere al primo posto il bene per il prossimo. È per questo che abbiamo deciso di collaborare nella preparazione dei pasti per i senzatetto. Non è sufficiente donare cibo o denaro ma è importante mettersi in gioco per donare ai più bisognosi un sorriso. “Beati quelli che sono attenti alle esigenze degli altri saranno dispensatori di gioia”.

si preparano anche i panini, avendo cura di evitare la presenza di carne poiché alcuni ospiti non la possono mangiare.
Riflessione:
“Credete che Lui, Gesù, è sotto le sembianze del Pane, e che Lui, Gesù, è nell’affamato, nell’ignudo, nell’ammalato, in colui che non è amato, nel senzatetto, nell’indifeso e nel disperato” Santa Teresa di Calcutta. Credo che sia la Pace che ci ritorna, il frutto del servizio.


portiamo tutto in auto, ci attende una serata di amicizia!


finalmente, raggiunto il centro, si cena con gli ospiti e si fa amicizia.
Riflessione:
È stato bello vivere questo servizio insieme, anche come momento di coppia e preziosa occasione anche per i figli di sentirsi vicini e di aiuto a chi ha bisogno…anche di cibo! Questa riflessione sembra calzi a pennello con quello che abbiamo vissuto in questi mesi per queste persone: Sant’Agostino afferma che «non dobbiamo coltivare i poveri per fare opera di misericordia. Abbatti la miseria e non ci sarà più bisogno di opere di misericordia». La via per sconfiggere la miseria, gli ultimi, i disperati, i rifiutati, gli oppressi è la condivisione.
La divisione toglie alla radice ogni differenza perché la condivisione chiede l’appartenenza. Nella condivisione tu assumi la forma dell’altro e l’altro viene innalzato. La condivisione non fa più opere di misericordia ma fa opera di vita insieme: non c’è chi dà e chi riceve ma c’è l’essere insieme e lo spartire insieme! Non ci sono delle azioni occasionali di carità per andare incontro a chi soffre ma una riconversione dell’umanità in cui ci si riconosce membra gli uni degli altri. Deve crescere questa coscienza, questa consapevolezza d’amore.

Riflessione:
Ibrahim , del Senegal, due gambe lunghe lunghe, occhi lucidi , voce un po’ impastata e una triste storia che ci ha voluto raccontare nei 5 minuti di dialogo in cui ci ha accompagnato dalla cancello al centro. Non smetteva più di ringraziare e dirci “quanto siete incredibili… tutte queste persone che pensano a noi…” e ci ha voluto abbracciare… E noi abbiamo raccontato di chi, con tanto amore, aveva preparato i panini oggi : una splendida famiglia…e di quelle altre meravigliose persone che lo hanno fatto in questi mesi… e lui che la famiglia non l’ha più…e lui che conserva ancora un po’ di dignità e veste elegante, nonostante tutto….e lui che non avrebbe mai pensato di finire a fare questa vita…e lui, che senza saperlo , ha qualcuno che lo ama immensamente… nonostante abbia fatto il “pirla” nella vita…grazie Ibrahim…..grazie.