SAN LUCA EVANGELISTA (SAN LAZZARO) – Giovedì 2 dicembre la ZP si riunisce nella parrocchi di San Luca per il terzo incontro sulla preghiera (qui il programma completo). Il tema è la preghiera con i salmi, nella liturgia delle ore, preghiera di Cristo e della Chiesa.
L’incontro è stato trasmesso in diretta sul canale youtube della Zona Pastorale.
Qui di seguito alcune note di don Paolo Tasini e il pdf del sussidio distribuito per l’occasione e una breve bibliografia.
> SUSSIDIO preghiera salmi PDF <
Alcuni pensieri sui Salmi
«Il libro dei salmi possiede una sua propria grazia meritevole di particolare attenzione; oltre a tutto quello in cui vi è comunione e relazione con gli altri libri, ha anche questo di meraviglioso, che riporta impressi e scritti in esso i moti di ciascuna anima e il modo con il quale essa cambia e si corregge, affinché chi è inesperto, se vuole, possa trovare e vedere come un’immagine di tutto questo nel salterio, e plasmare se stesso come là è scritto. Chi ascolta capisce e impara a conoscere i moti della propria anima, e dopo aver conosciuto le passioni che lo fanno soffrire e lo tengono prigioniero, può ancora ricevere da questo libro un modello di ciò che deve dire. E così non si accontenta di ascoltare distrattamente, ma impara che cosa deve dire e fare per curare la propria passione. … Per ogni evenienza si potrebbe trovare il canto divino confacente a noi, ai nostri sentimenti, alla nostra situazione».( Atanasio di Alessandria, Lettera a Marcellino)
Noi nasciamo con questo libro nelle viscere. Un librettino: centocinquanta poesie centocinquanta gradini eretti tra la morte e la vita; centocinquanta specchi delle nostre rivolte e delle nostre fedeltà, delle nostre agonie e delle nostre risurrezioni. Più che un libro, un essere vivente che parla – che ti parla – che soffre, che geme e che muore, che risorge e canta, sul limita- re dell’eternità – e ti prende, e trascina te e i secoli dei secoli, dall’inizio alla fine… Nasconde un mistero, perché le età non cessino di ritornare a questo can- to, di purificarsi a questa sorgente, di interrogare ogni versetto, ogni parola dell’antica preghiera, come se i suoi ritmi scandissero la pulsazione dei mondi. (Chouraqui)
Se Cristo è il capo e noi il corpo, unico è l’uomo che parla: parli il capo o parlino le membra, è sempre l’unico Cristo a parlare. E più propriamente è compito del capo parlare anche in vece delle membra… Così dobbiamo ascoltare Cristo quando parla: ognuno deve poter riconoscere in lui la sua propria voce, come di chi si tiene compaginato al Corpo. Potrà succedere a volte che egli pronunzi parole nelle quali nessuno di noi scopra la propria persona, ma che appartengono esclusivamente al capo. Egli tuttavia non si stacca mai dalle nostre parole ma le innalza identificandole alle sue… Signore, ho gridato a te: ascoltami. Sono parole che possiamo dire tutti: parole che non dico io ma il Cristo totale. E’ tuttavia più appropriato ritenerle pronunziate a nome del corpo, poiché il Capo anche quand’era qui in terra pregò unito alla carne. (Agostino Esp. sul sal. 140,3,4).
«Il nostro diletto Signore che ci ha insegnato a pregare e che ci ha donato il salterio e il Padre Nostro, ci dona anche lo Spirito della preghiera e della grazia perché preghiamo con gusto, con una fede seria, rettamente e incessantemente, poiché di questo abbiamo molto bisogno questo è il suo comando ed è quanto attende da noi. A lui sia la lode, l’onore e l’azione di grazie. Amen» (Lutero).
Ascolta[te] il Vangelo così com’è, senza glossa, come diceva san Francesco, continuamente, in maniera che raschi il vostro cervello e vi plasmi lo spirito, senza che ve ne accorgiate […] E poi i salmi […] Il Salterio in lettura continua insieme al Vangelo dovrebbe diventare la vostra continua preghiera, anche al di là di quello che voi sapete, di quello che voi volete pregare […] Il Salterio dovete respirarlo, masticarlo! […] Dunque, Vangelo e salmi, continuamente alternati. Mi sono fatto rilegare l’edizione critica del Nuovo Testamento […] con il Salterio greco, e li tengo insieme e continuamente passo dall’uno all’altro, li mescolo, li ‘impasticcio’, li lavoro… o, meglio, sono loro che mi lavorano. (don Giuseppe Dossetti pochi mesi prima della sua morte).
Bibliografia
- Introduzione ai Salmi Chouraqui (file word)
- Introduzione ai Salmi di Dietrich Bonhoeffer (file word)
- I termini introduttivi dei salmi (file word), riassunto dal testo: da Tikkùn Tehillìim. Salmi di Davide, a cura di Moise Levy, Lamed edizioni, Roma 2005, pp. 429-435