SAN LAZZARO – Condividiamo il contributo di due parrocchiani, insieme alla pillola di Maria Teresa Jolanda e don Antonio che prendono spunto da una catechesi del papa sulla vecchiaia per parlare dell’importanza delle proprie radici, dei legami familiari con i propri nonni. Diventare anziani è un’opportunità?
Papa Francesco ha dedicato un ciclo di ben 18 catechesi sul tema della vecchiaia, dal 23 febbraio al 24 agosto 2022. La catechesi su cui si sono confrontati don Antonio e Maria Teresa Jolanda è quella del 2 marzo 2022. Qui il testo, qui il video. Ecco un estratto:
Ci vuole dialogo fra le generazioni: se non c’è dialogo tra giovani e anziani, tra adulti, se non c’è dialogo, ogni generazione rimane isolata e non può trasmettere il messaggio. Un giovane che non è legato alle sue radici, che sono i nonni, non riceve la forza – come l’albero ha la forza dalle radici – e cresce male, cresce ammalato, cresce senza riferimenti. Per questo bisogna cercare, come un’esigenza umana, il dialogo tra le generazioni. E questo dialogo è importante proprio tra nonni e nipoti, che sono i due estremi.
In luglio avevamo chiesto agli anziani delle nostre parrocchie di parlarci del loro diventare vecchi, in particolare del loro rapporto con il Signore in questa fase della vita. Ne aveva parlato Maria Teresa Jolanda in questo articolo pubblicato nel sito della diocesi.
Altri due parrocchiani ci hanno scritto:
Buona sera don Stefano, volevo rispondere alla tua domanda riguardo al rapporto con il Signore quando si diventa anziani. Non so se sia dovuto alla guerra o qualcosa d’altro, ma da quando c’è questa brutta situazione io e Carlo diciamo il santo rosario alle 18 in comunione con Lourdes, ne sentiamo veramente la necessità, nella nostra vita qualche volta lo abbiamo, ma non certo con regolarità. Invecchiando ci si sente più fragili, ci sono pochi contatti umani e quindi ti viene più facile a pensare al Signore, gli chiedi che ti aiuti a proseguire la tua esistenza con coraggio. Ora ti lascio perché Carlo mi reclama. Un caro augurio per tutte le cose che dovete fare. Anna Maria
Buongiorno. Rispondo alle domande: Sono molto anziana, ho 92 anni e sono vedova da 38. Non penso agli anni che ho e non mi dispero quando ho una croce da portare perché chiedo sempre aiuto al Signore. È Lui che mi dà la forza di superarla. Mi confido sempre in ogni momento della giornata. I miei genitori mi hanno insegnato fin da bambina ad avere un buon rapporto col Signore ed infatti così è stato. La santa Messa, il Rosario e la preghiera sono le faccende più importanti della giornata. Queste cose mi fanno stare in sintonia con tutti i miei cari, con la comunità e il mondo intero. Saluti.
Diventare anziani è un’opportunità? Aspettiamo altri vostri contributi!
Le altre pillole di don Antonio si possono trovare in questa playlist di youtube.