Barbara intervista Maria Teresa Jolanda sul suo ultimo libro “Il seme Buono” che racconta la storia della famiglia Beretta.
Qual è la caratteristica di questa santità familiare? Si potrebbe dire, con termini moderni: cercare sempre di realizzare il desiderio profondo (da non confondere col capriccio del momento), che è in ognuno di noi, e che, se non è appagato, rende inquieti. Rende, invece, profondamente felici se realizzato, perché corrisponde perfettamente alla ragione per cui siamo nati: perciò la nostra persona è strutturata proprio in vista di quella realizzazione che è, poi, il senso della vita.
I coniugi Maria e Alberto Beretta furono certamente il seme buono da cui attinsero la linfa i loro numerosi e meravigliosi figlie i figli dei figli, sia quelli nati dalla carne sia quelli nati dallo spirito, ma tutti nati dall’amore”.