L’immagine della locandina ci rappresenta come tessere di un puzzle, continuamente da comporre e allargare.
Per costruire la comunità servono tempo, energie, desiderio di bene per tutti. Solo coltivando in noi questi sentimenti potremo creare una vera sinodalità, parola molto attuale in questo tempo, ma che ha bisogno di tanto lavoro per poter essere realizzata. La zona pastorale raccoglie in sé tante comunità parrocchiali, ognuna con le sue caratteristiche, con lo scopo di aiutarle ad essere un unico soggetto, che pensa insieme come testimoniare il vangelo attraverso i diversi ambiti: la liturgia, la catechesi, la famiglia, i giovani, la comunicazione, la carità. Cosa significa essere sinodali?
Vuol dire imparare a progettare insieme, ascoltandosi l’un l’altro, valorizzando i doni di ognuno, accogliendo la sfida della diversità, perché spesso in merito ad una situazione abbiamo pensieri differenti o diversi modi di pensare la Chiesa.
Domenica 16 novembre, nella parrocchia di San Disma, Suor Chiara Cavazza, direttrice dell’ufficio diocesano per la vita consacrata, ci aiuterà a riflettere sulle sfide che ci attendono, perché la nostra zona pastorale possa essere sempre più accogliente ed inclusiva soprattutto verso chi ancora non ci conosce, o ha un rapporto complesso con la fede e con la parrocchia.
Todos, todos, todos, diceva papa Francesco qualche mese prima di lasciarci. Una Chiesa dove chiunque possa sentirsi a casa. Questa è la comunità che vogliamo costruire, nella comunione, tutti insieme.


