AURONZO – Dal 20 al 27 agosto, ad Auronzo di Cadore, si è svolto il campo famiglie il video e il racconto dei partecipanti.
Quest’anno la nostra meta sono state le splendide Dolomiti bellunesi. Un gruppo ben assortito, circa una quarantina di persone, composto da coppie, famiglie con bimbi e ragazzi, e anche persone singole, ha condiviso le giornate, tra gite, momenti di preghiera, chiacchiere, partite a biliardino ecc.
Forse tutti (come dicono Assunta e Christian nella loro testimonianza) ci siamo chiesti prima di partire se davvero ne valesse la pena, la risposta ovviamente ce la siamo data al rientro, ed è stata tanta voglia di rivederci! Per rendere un po’ tutti partecipi di questa bella esperienza abbiamo preparato un video e raccolto due testimonianze di chi ha partecipato.
Christian e Assunta
“Sono passati solo pochi giorni dal nostro rientro dal campo famiglie. È difficile dire in poche righe cosa è stato per noi passare una settimana insieme e per di più sulle Dolomiti! Per noi era la prima volta, per cui le domande di rito che chiunque di noi si fa prima di partire erano: se davvero ne vale la pena, se davvero ci possono essere le giuste corrispondenze di “amorosi sensi” con le altre persone, i proverbiali interrogativi che il nostro handicap inevitabilmente propone a noi e alle persone con cui entriamo in relazione. Già dall’inizio i timori sono svaniti, non per merito di stonate forzature da parte di qualcuno ma perché semplicemente ci siamo tutti affidati alla forza dello Spirito che sempre ci dà, se chiesto, il desiderio e il coraggio di condividere con gli altri chi siamo davvero. Approfondimento spirituale e desiderio di camminare sempre più in alto per quelle stupende montagne sono andate di pari passo, e questo è possibile solo se da parte di tutti esiste la voglia di conoscersi e di entrare in relazione con gli altri non per appiattire le individualità ma per la voglia reciproca di arricchimento personale. Sarà perché, come ha detto don Stefano in una delle sue omelie, “la porta è stretta perché siamo tutti in comunione e quindi in tanti a volerci passare, quando è larga vuole dire che ci troviamo drammaticamente soli”. E questo è l’inferno in terra, la sempre minor capacità di amare che vediamo fin troppo spesso sul nostro pianeta. Il paradiso, o quello che si può pregustare di esso è quello che abbiamo vissuto in quella settimana. In un’altra omelia il don ci ha chiesto cosa diventerebbe la nostra vita se facessimo entrare davvero lo Spirito. In parte la risposta l’abbiamo già data in quei giorni stupendi che spero si ripeteranno in futuro. Con enorme affetto e gratitudine per quanto vissuto”.
Claudia e Olindo
“Sono stati giorni di spiritualità generata soprattutto da una relazione fraterna: vivere questi giorni incontrando le diverse personalità di ognuno di voi nella condivisione e comunione ci ha arricchiti facendoci sentire la bellezza di incontrarvi e conoscervi più in profondità senza dare nulla per scontato. Siamo grati a Dio e a ognuno di voi per questa bella vacanza e per questa grazia”.
Philippe
“Mi è piaciuto molto il campo famiglie, penso che quest’anno abbiano scelto veramente un magnifico posto, e ogni gita aveva dei panorami da mozzare il fiato”.