Buondì del 26 novembre ’17
Se vivi la fraternità partecipi all’eredità, se gli altri per te sono invisibili resta il vuoto di sentirti amato.
Chiesa di Bologna
Se vivi la fraternità partecipi all’eredità, se gli altri per te sono invisibili resta il vuoto di sentirti amato.
La morte prova le scelte della vita anche di chi resta. Siamo recipienti: ciò che ti riempie mostra come ti prepari alla pienezza.
Quando accogli la Parola vera nel cuore senti che la luce allontana i timori oscuri che hai dentro. È vicina: cercala, vivila.
Quante lacrime versiamo per le persone amate fra incomprensioni e chiusure, dove il bene sembra vinto. L’ultima parola la dice chi ci mette la vita.
Consumarti d’amore è l’unica risposta che moltiplica presente e futuro riempiendoti di speranza. L’egoismo viene ucciso dalla presenza trionfante della generosità.
Scendi dai tuoi innalzamenti quando scopri che sei conosciuto e ricercato con amore. Allora avrai mani pronte a donare e abbracciare.
Conosci i momenti in cui ti passa vicino la possibilità di rialzarti? La fede ti dà il coraggio che salva te e quanti sapranno approfittarne.
Tu sei un dono: quanto più ti spendi più sentirai che la tua povertà profonda non impedisce, se condividi e cresci con la gioia degli altri.
La preghiera è la palestra del desiderio, non di cose ma di un legame personale che dà senso a tutto.
Mentre la vita fa il suo ciclo e passa la scelta di amare ti fa sentire assunto in unità. Così la morte darà pienezza all’amore vissuto.