Terra Santa 2018: il racconto di Elena
Il nostro viaggio nella terra del Signore, dal 27 luglio al 4 agosto, è stato molto intenso e ricco. Abbiamo chiesto ai pellegrini di raccontarci come è andata! Cominciamo da Elena.
Chiesa di Bologna
Il nostro viaggio nella terra del Signore, dal 27 luglio al 4 agosto, è stato molto intenso e ricco. Abbiamo chiesto ai pellegrini di raccontarci come è andata! Cominciamo da Elena.
La vita che ti dà di esistere per sempre e ti fa vivere ora, è una relazione generosa che si dona a te perché gustato il dono, tu faccia come lui.
L’accoglienza sincera e semplice che non ha motivi di principio per negare affetto e senza rancore riparte sempre: è una ricchezza benedetta!
Il cuore chiuso interrompe la circolarità dell’amore, tanto nel donarti come nell’accogliere. Il perdono è il pacemaker della vita.
Il perdono è semplice come un atto di fede: non ti chiederai se o quante volte, lo vivrai fino alla fine.
I manovali di speranza cantano il loro coinvolgimento nella vita, danno coraggio nel cammino, non si fermano ai problemi perché la vita vince: tutti ASSUNTI!
Grato a Dio del dono della vita!
La passione che ti spinge a consumarti è il panorama più bello della tua vita, la tua abilità è una risorsa per tutti, anche per le tasse.
Appena scopri che l’amore incondizionato esiste e lo provi, ti senti mosso a fare lo stesso. Questa è vita eterna.
Impara a voler bene dall’amore che sembra il più piccolo, perché non si impone con prepotenza, ma sposta montagne di ostacoli per continuare a donarsi.