Ci vuole fede a mettere in gioco il poco che sei (e che hai) quando il bisogno è eccessivo, ma solo così inizierai a gustare la tua vita e a comprendere cosa la sazia davvero.

Porti chiarezza nel tuo intimo per sgomberare paralisi e dolori che ti governano, quando accogli il Vangelo-persona che vive in te, non un concetto.

Quando una conoscenza gioiosa si accende in te, seguila senza rimandare: ti spinge fino nuova luce, all’incontro che ti fa vivere, all’offerta di te.

Decidi di unire la tua vita a quella di un altro quando ti senti amato per come sei, soprattutto coi tuoi difetti e peccati: lì potrai dare il meglio di te.

Ascolta testimoni e troverai i fatti che ti porteranno fino alla porta: tu solo puoi scegliere di varcare la soglia, l’incontro ti cambia.

Quando vivi le cose che hai capito, gusti il dono che sei e indichi la sorgente, che disseta chi si spende nello stesso modo.

Per quanto tu sia importante se vuoi amare non sarai ingombrante.

Ciò che hai udito, visto e creduto tanto da metterti in gioco, ti rallegri talmente il cuore da renderti un cantore della bellezza della vita.

Lo sguardo interiore non sia ferma nel rimpianto, ma ritrovi vigore perché oggi nella tua carne c’è una Parola che ancora vuole diventare evento.