Buondì del 31 ottobre ’18
Nella gioia della comunione non si entra per diritto o per merito ma attraverso una porta aperta a tutti, da cui resta fuori ciò che amore non è. La varca chi vuole.
Chiesa di Bologna
Nella gioia della comunione non si entra per diritto o per merito ma attraverso una porta aperta a tutti, da cui resta fuori ciò che amore non è. La varca chi vuole.
La forza di amare sembra una piccola cosa, ma ha l’energia di sostenere quanti si appoggiano a lui; stringilo un momento tra le mani e anche tu lo mescolerai a tutto ciò che fai.
La vita non la cambi a colpi di volontarismi: lasciati chiamare e mentre rispondi vedrai trasformarsi ciò che a te da solo era impossibile.
Il grido di fede, sgradevole agli uomini, è un prezioso salto di qualità perché da quella relazione vedi tutto in modo nuovo: se vivi da amato sei salvo!
Se dai per scontato i doni di attenzione e tempo, non ti accorgi più di essere amato né puoi esprimere ad altri il tuo amore. Oggi è tempo di ringraziare, non rimandare l’essenziale.
Hai imparato a conoscere tante cose con studio, osservazione ed esercizio. Quelle del cuore che chiede ascolto, verità e perdono sono meno importanti per la tua felicità?
L’amore con cui sei amato ti cambia la vita, ti entra nella memoria e lo stringi a te pronto a dividerti da tutti gli altri, perché non puoi rinunciare al tuo io nuovo che t’innamora.
Non farti derubare la vita da pigrizia e trascuratezze: ti è affidata una bella ricchezza, a te l’arte di svilupparla.
Il desiderio della presenza di chi ami trasforma il tempo dell’attesa in preparazione e prontezza, perché la felicità è sempre in costruzione.
Puoi avere tutti i beni del mondo, ma sei mezzo morto se non hai con chi condividerli e parli solo in monologhi. Con la parte che in te è ancora viva prova a donare, non a comprare.