Buondì 20 dicembre ’18
Tutti possiamo generare a qualunque età e condizione, perché quando liberamente accogli, tessi la vita dell’altro nella tua.
Chiesa di Bologna
Tutti possiamo generare a qualunque età e condizione, perché quando liberamente accogli, tessi la vita dell’altro nella tua.
La fede spalanca il cuore a cogliere tutta la bellezza sempre e comunque e canta la vita; la giustizia umana brava ma incredula resta muta…
Accogli ciò che lo Spirito genera, ciò che ti affida, così la salvezza entra in tutto ciò che fai.
Nasci nella storia da persone concrete, ti lega a tutti ma non come tutti, perché è in te una presenza che supera cultura e naturalità: sei così Figlio che accogli e rendi simile a te chiunque lo voglia.
Se ti accorgi che la felicità non dipende dalle cose che hai, ma da cosa fai, preferirai una vita condivisa, perché nella comunione partecipi dei doni di altri e consumi le presunzioni.
Il valore immenso di una persona non limitarlo mai alla funzione o all’individuo: è un mondo di relazione che si apre verso di te, storia gravida di amore.
Le vie che qualcuno ha percorso per arrivare a te, le puoi risalire e trovare sintonia perché non basta sopravvivere per essere felici. Pensati per amare e anche le bizze passano.
Chi è grande non mette sé al centro perché preferisce la verità alla vanagloria e la luce che in lui brilla non si spegne.
Grande sollievo quando ti accorgi che le tue fatiche non sono rimandate al mittente, ma con te sono portate e diventano luogo di grazia. Una dolcezza ti tocca il cuore che si apre alla gratitudine.
La gioia della vita è sentirsi in comunione con altri, parte della loro storia. Se ti sei perso in qualche modo, sappi che qualcuno cerca te non le tue cose.