Non lasciare che la comunione trovi inciampi nelle tue abilità che emergono a discapito dell’altro. Sarà come per il sale, solo quanto basta.

Se identifichi il bene col tuo controllo sulle situazioni, bloccherai te e gli altri a infinite bellezze che lo Spirito vuole mostrarti.

Puoi sentirti la persona più felice anche nei giorni della prova, quando i tuoi gesti amplificano l’amore con cui vuoi essere amato.

I tuoi limiti ti spingono a cercare aiuto e, se credi, la preghiera colma quel vuoto e unisce la tua piccolezza a un amore immenso.

Sono più efficaci parole e gesti che rendono il bene al male. Tu semina così nel cuore ferito che hai vicino e strariperai di gioia, creativo come il Padre.

Considerati invitato continuamente ad accogliere e fare tuo, la persona che amo di più: t’illuminerà la vita con splendori inattesi.

Ascoltando la voce del Padre che parla in te, ti scoprirai parte di una solida comunione che né fragilità né paure potranno spezzare.

Per meglio apprezzare una persona chiediti chi è, consapevole che il suo valore lo comprendi solo in un disegno più grande che non decidi tu.

Chi ti conduce fuori dall’accecante conformità, ti rigenera perché viva scegliendo col tuo cuore.

Gusta il pane di condivisione e guardati da quello di falsità; il dono che sei ti alimenta e ce l’hai sempre con te.