Buondì 4 novembre ’18
L’ascolto è relazione, permette all’altro di dirsi nella sua diversità e ciascuno potrà sentirsi amato liberamente.
Chiesa di Bologna
L’ascolto è relazione, permette all’altro di dirsi nella sua diversità e ciascuno potrà sentirsi amato liberamente.
Quando vuoi la comunione non cerchi il primato ma di esser parte della vita di qualcuno. Nell’amore senti di essere una piccola parte di un meraviglioso progetto.
Senti risurrezione quando riconosci di essere amato di amore eterno che cambia la tua logica di vita e ti spinge a donarti così come a te tutto è donato.
La felicità è la sintonia col bene che c’è in ogni persona e situazione e posso gustare in ogni scelta, perché accadrà.
Nella gioia della comunione non si entra per diritto o per merito ma attraverso una porta aperta a tutti, da cui resta fuori ciò che amore non è. La varca chi vuole.
La forza di amare sembra una piccola cosa, ma ha l’energia di sostenere quanti si appoggiano a lui; stringilo un momento tra le mani e anche tu lo mescolerai a tutto ciò che fai.
La vita non la cambi a colpi di volontarismi: lasciati chiamare e mentre rispondi vedrai trasformarsi ciò che a te da solo era impossibile.
Il grido di fede, sgradevole agli uomini, è un prezioso salto di qualità perché da quella relazione vedi tutto in modo nuovo: se vivi da amato sei salvo!
Se dai per scontato i doni di attenzione e tempo, non ti accorgi più di essere amato né puoi esprimere ad altri il tuo amore. Oggi è tempo di ringraziare, non rimandare l’essenziale.
Hai imparato a conoscere tante cose con studio, osservazione ed esercizio. Quelle del cuore che chiede ascolto, verità e perdono sono meno importanti per la tua felicità?