Un'esperienza di comunità

Campo famiglie 2025. Testimonianze

In agosto, nelle prealpi bergamasche

SAN LAZZARO – Come ogni anno, si è svolto in agosto il Campo Famiglie, che si è confermato come un momento forte di amicizia e di comunità, dal quale tutti i partecipanti sono tornati con entusiasmo e nuove amicizie.

Christian e Assunta

È già passato quasi un mese dal campo famiglie della Parrocchia di San Lazzaro vissuto quest’anno nelle Prealpi bergamasche, agli Spiazzi di Gromo per la precisione. Sì, una zona che la stragrande maggioranza di noi non conosceva, di cui raramente si sente parlare a proposito di turismo della montagna anche in tempi come i nostri in cui le belle zone rischiano sempre l’overtourism. È stato davvero bello invece apprezzare tanto una zona non pubblicizzata nei grandi media e godere delle bellezze sia esterne sia delle persone del posto con cui ci siamo trovati ad avere a che fare. È gente questa che possiede la cultura del lavoro senza dubbio, unita alla volontà di non lasciare che niente delle loro bellezze vada perduto a prescindere dai like come si direbbe oggi. Mi viene da pensare che tutto questo è quanto abbiamo vissuto anche noi tutti partecipando al campo. Intese e complicità che sembrano aumentare di anno in anno tra chi è più veterano, capacità di far sentire accolti i nuovi venuti. Tutto questo è possibile quando la bellezza parte da dentro ovvero dai nostri cuori, quando il desiderio di costruire relazioni vere e appaganti non si ferma in quella settimana in montagna ma viene alimentato durante tutto l’anno. Sì, l’amore non si può improvvisare. Credo che in fondo sia questo il messaggio che tutti noi e ancor di più chi ha organizzato la settimana desideri far passare. Per noi che scriviamo è già il quarto anno che partecipiamo, per cui è inevitabile che il rischio sia sempre quello di non provare più le stesse sensazioni positive delle prime volte. E invece non è così, e non è così perché lo scambio emotivo ed energetico tra tutti non si esaurisce, perché anche chi partecipa da ben più anni di noi trova sempre gli stimoli per non tirarsi indietro nel fare comunità. Ecco, forse la parola giusta è questa e qui concludo, il campo famiglie per tutti noi è una grande fucina di comunità che compatibilmente con gli impegni e le situazioni di tutti noi facciamo di tutto per rinnovare durante l’intero anno. Direi proprio… esperimento riuscito! Avanti così.

 

 

Monica

Per me e la mia famiglia quella del 2025 è stata la terza partecipazione al Piccolo Campo Famiglie della parrocchia di San Lazzaro, e sono stata riconfermata nella ricchezza di quanto è possibile incontrare attraverso una compagnia di persone diverse fra loro, con attitudini e talenti differenti, ma tutte con lo sguardo rivolto a un desiderio di bellezza, di verità, di giustizia, che per essere soddisfatto ha in Cristo rivelato l’unica strada.

E questo si è esplicitato nelle piccole attenzioni delle quali ciascuno di noi è fatto oggetto durante la vacanza: nessuno viene dimenticato, nessuno lasciato da parte, tutti siamo chiamati a coinvolgerci nelle attività del Campo, che si tratti di aiutare nell’organizzazione di un gioco o nel collaborare alla liturgia o semplicemente nello “stare” con gli altri.

Significativi sono stati anche i momenti di meditazione, prima individuali e poi in gruppo, sul tema del tempo: gli interventi sono stati preziosi e ci hanno permesso di vedere sotto una nuova luce questa importante dimensione della nostra vita, offrendo spunti interessanti per proseguire una riflessione personale sul tema.

Nel nostro primo campo, nel 2022, un evento doloroso ci ha costretto ad abbandonare la vacanza dopo pochi giorni, ma non posso dimenticare cosa abbia significato per me attraversare anche quel dolore con la vicinanza e la presenza affettuosa e discreta dei miei compagni di viaggio.

Come affermava Chesterton, “Uno più uno non fa due, ma duemila volte uno”, e la dimensione comunitaria in Cristo non significa perdita di libertà, o sostituzione dell’energia e della capacità decisionale personale, ma anzi diventa la condizione affinché tutto questo si affermi più compiutamente.

Sono dunque grata di questa esperienza di comunione e di condivisione, dove ci siamo sentiti accolti e abbracciati, sullo sfondo delle belle montagne del bergamasco.

 

 

Claudia

Campo Famiglia 2025: camminare insieme a passo di famiglia.

Un’esperienza di vita comunitaria che unisce il tempo della vacanza in famiglia ad un momento intergenerazionale di formazione e crescita per tutti.

Quest’anno la nostra meta è stata Spiazzi di Gromo, in Val Seriana, nelle Prealpi Bergamasche (Prealpi Orobie). È un territorio che offre magnifici paesaggi e sentieri per passeggiate di ogni difficoltà, dalle salite a malghe e rifugi a tranquille passeggiate tra boschi, laghi e borghi incantevoli.

Per la mia famiglia, il campo è stato un momento fondamentale per ritrovare relazioni significative e incontrare gli amici della nostra comunità, dopo mesi di isolamento a causa di una diagnosi oncologica improvvisa e di forte impatto. Questa esperienza ci ha imposto, nella sofferenza, di iniziare un cammino che ha modificato le priorità della mia vita e ha coinvolto tutta la famiglia. Nonostante la malattia ed il cambiamento forzato, anche nell’isolamento, non ci siamo mai sentiti soli, sostenuti dall’amore di una comunità che ci ha permesso di vivere questo momento come un cammino di grazia e di speranza, alimentato dalla preghiera comunitaria che ci ha sempre accompagnato.

Il campo è stato un momento in cui abbiamo percepito in modo speciale l’amore di Dio, rivelato attraverso l’amicizia e la fratellanza dimostrata da tutti, con una vicinanza concreta e una dinamica d’amore che ci ha “alleggerito” e nutrito di gioia e speranza.

Intensi e fecondi sono stati anche i momenti delle meditazioni di don Stefano sul tema del “Tempo”, un’ occasione per stare e so-stare insieme”, riflettere, condividere e “coltivare” noi stessi e le nostre famiglie. Abbiamo riflettuto sul tempo come dono di Dio, riflettendo su  “Chronos”, il tempo cronologico e quantitativo che si può misurare e “Kairos”: il tempo qualitativo, il tempo di Dio, della Grazia, il tempo “grazioso” associato all’azione divina e a un’opportunità da cogliere anche nei momenti apparentemente più difficili e di crisi.

La Messa quotidiana è stata una vera grazia, un rafforzamento della fede alimentato dalla Parola e dall’Eucaristia, che ha consolidato il nostro senso di unità e appartenenza alla comunità.

Siamo profondamente grati a Dio, e a tutti i compagni di cammino perché in questo delicato momento della nostra vita abbiamo avuto l’opportunità di vivere non solo una vacanza, ma anche un’esperienza di arricchimento spirituale e di fratellanza. La consigliamo vivamente a tutte le famiglie che desiderano camminare e crescere insieme.

 

 

Claudio

Nella nuova località di Spiazzi di Gromo in Val Seriana, abbiamo conosciuto paesaggi diversi da quelli trentini o veneti cui ero abituato: infatti non c’erano quelle guglie di roccia con spettacolari canaloni ghiaiosi, ma è stato bello ugualmente camminare tra prati e boschi perché è lo stare insieme e condividere la vera cosa importante.

Molto carino e stimolante il non avere il posto fisso ai tavoli, così da potersi conoscere meglio.

Anche i momenti di riflessione sono stati preziosi per cercare – parlo per me – di stare coi piedi per terra e vivere l’attualità, il momento, come ci ha ricordato don Stefano.

Grazie a tutti.

 

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