Buondì del 30 giugno ’18
Tu hai potere! La fede ti spinge dal Signore perché dica una parola che tu vuoi vivere nell’accoglienza, nella pazienza, nel perdono.
Chiesa di Bologna
Tu hai potere! La fede ti spinge dal Signore perché dica una parola che tu vuoi vivere nell’accoglienza, nella pazienza, nel perdono.
La tua identità se dipende dal successo, gli altri ti diranno chi sei, se l’hai scoperta nella verità ti stringi a lei come alla roccia e non temi le fragilità.
Ciò che ci rende intimi è avere gli stessi intenti non usare le stesse cose, così nella prova restiamo uniti altrimenti si crolla.
I frutti sono un bene a cui aspiri e che ti muove. Li progetti nelle intenzioni, li semini con parole e gesti, ma il gusto è sempre condivisione.
La via “tutto per me” ha molte corsie nei due sensi, ma è sempre trafficata, quella che gioisce della gioia dell’altro non tutti l’hanno trovata.
Solo tu puoi togliere dal tuo cuore il giudizio che ti acceca. I difetti degli altri sono circa come i tuoi: la pazienza ci sarà se ti fa piacere.
La meraviglia è scoprire che oltre i tuoi giusti progetti ce ne sono altri più grandi che coinvolgono la storia e il mondo. Rallegrati perché ne sei parte.
Quale ricchezza è vera? Quella della felicità che nessuno può toglierti, fatta di persone non di cose.
Se hai occhio scegli e gioisci di ciò che è veramente prezioso: ogni tempo della vita è dono condividilo per moltiplicarlo.
Dici Padre nostro perché sei parte di una famiglia. Amato vuoi corrispondere e chiedi che il perdono circoli perché è la via che libera dal male.