In San Pietro con Papa Francesco

Andrea Martinelli diacono il 23 febbraio

La testimonianza

ZONA PASTORALE – Andrea Martinelli, che già da tempo presta servizio nella nostra parrocchia come lettore istituito, verrà ordinato diacono domenica 23 febbraio da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro a Roma durante la S.Messa delle ore 9, nell’ambito del “Giubileo dei diaconi” (21-23 febbraio).
Ecco alcuni suoi pensieri.

“Caro Andrea, il Santo Padre ringrazia la tua disponibilità. Ti comunichiamo che ti ordinerà diacono il prossimo 23 febbraio”.
Non è facile, credetemi, riuscire a comprendere quale sia il seguito, nel reale, di queste parole giunte via telefono mentre sei, come ogni giorno, al lavoro. Quando ci fu chiesto se volevamo rispondere a questo progetto giubilare di Papa Francesco, era chiaro che la possibilità di essere scelti fra i candidati di tutte le diocesi di Italia era assolutamente remota. Così più o meno tutti in serenità volentieri dicemmo il nostro “sì”. Scoprire poi che lo Spirito per davvero soffia dove vuole, beh… è roba che subito subito ti toglie un po’ il fiato. È un essere tolti dal mondo del tuo vissuto, della tua famiglia, della tua parrocchia e dei tuoi impegni ed amici per essere immersi con un tuffo olimpionico in una storia ed un mondo altri, quelli della Santa Chiesa Universale di Dio.

È così che ti trovi ad essere candidato diacono italiano ordinato dal Papa.

Quando la paura ti toglie il fiato (perché è certo è cosa molto bella… ma là di fronte ci sarò poi io!!!!)  ho capito che nulla è utile fare se non immediatamente trovare rifugio, speranza e forza nella preghiera. È molto consolante affidarsi alla infinita misericordia di Dio che come Padre e Madre sa accompagnarti dove Lui vuole perché senza di Lui là non sapresti andare.

La solennità della ordinazione, che per me è Dono e segno stupendo per il mio amore alla Sacra Liturgia, mi aiuta ancora più a comprendere due cose che credo molto importanti.

Anzitutto il dono senza fine di mia moglie, che mi ha accompagnato – sopportandomi sempre – in questi tanti anni di cammino, di studio e di preparazione. È stato davvero molto difficile per me, e senza di lei non credo sarei arrivato a questo traguardo che è al tempo stesso una nuova partenza.

Il nuovo sacramento dell’ordine che si inserisce in quello del matrimonio e mi chiama fra i ministri della Chiesa, allarga i confini della mia famiglia che apre così i confini a tutti coloro che avrò occasione di incontrare nel mio ministero di diacono. È una chiamata grande che prego di potere onorare come meglio saprò, per essere fra voi e con voi non il dottore, l’uomo sapiente della Parola, ma quello che ogni giorno la medita per viverla in gesti, in comportamenti, in piccoli timidi consigli ma coerenti e trasparenti con la verità della Scrittura in cui credo e su cui mi sono impegnato nel giuramento.

Questa è la responsabilità di cristiano che ho assunto come voi grazie al battesimo, quella che a Dio piacendo desidero continuare a vivere.

Benediciamo e ringraziamo allora il Signore perché il mio servizio sia proprio come come quello di quei servi che si dicevano inutili, ma contenti di servirLo al meglio solo per amore, certi che questo basta.

Concludendo vorrei, perdonate, chiederVi una grande cosa. Mi raccomando, se potete, ricordatevi sempre di pregare per me.

Andrea