ZONA PASTORALE – Domenica 16 novembre la nostra Zona Pastorale si è riunita nella chiesa di San Disma per vivere un importante momento comunitario dedicato alla sinodalità e al ruolo dei laici nella vita della Chiesa.
Temi centrali, oggi più che mai, per comprendere come camminare insieme in un tempo in cui le relazioni comunitarie sono spesso fragili e messe alla prova.
Sinodalità significa proprio questo: ascolto reciproco, corresponsabilità, discernimento condiviso. È uno stile di Chiesa che non delega, ma coinvolge. I laici, in questo processo, non sono semplici collaboratori, ma veri protagonisti, chiamati insieme ai pastori a leggere i bisogni del territorio e a costruire risposte concrete e condivise.
Accoglienza e apertura dei lavori
Alle 15.30 i partecipanti sono stati accolti calorosamente nella chiesa di San Disma. Dopo un primo momento di saluto da parte del presidente dell’assemblea e alcune indicazioni sullo svolgimento del pomeriggio, don Matteo e don Stefano hanno introdotto i lavori, richiamando il senso profondo di questo appuntamento: mettere in dialogo esperienze, fatiche e desideri delle nostre comunità.
Un canto allo Spirito ha invocato la presenza di Dio nel percorso di riflessione.
L’intervento di suor Chiara Cavazza
Alle 16.00 suor Chiara Cavazza ha offerto una riflessione articolata attorno alle domande poste dalla Zona Pastorale. Le sue parole hanno toccato alcuni temi fondamentali:
• Le scelte necessarie per far crescere una mentalità sinodale: formazione, dialogo, fiducia e processi chiari.
• L’urgenza della sinodalità oggi: in un mondo attraversato da crisi relazionali e frammentazione, i cristiani sono chiamati a testimoniare una comunità capace di ascolto e comunione.
• La consapevolezza dei laici: un invito a riconoscere il proprio ruolo nella Chiesa e a viverlo in un rapporto equilibrato di corresponsabilità con i sacerdoti.
• Il lavoro della Zona Pastorale nei vari ambiti (liturgia, catechesi, carità, giovani, famiglia, comunicazione): come passare da un ascolto sempre più attento a scelte coraggiose e realmente condivise.
• La domanda sulla capacità evangelizzatrice delle comunità: siamo muti? Sordi? Oppure capaci di rivolgerci a chi è lontano dalla parrocchia?
• L’importanza di relazioni autentiche: una sfida decisiva, soprattutto verso chi si affaccia solo occasionalmente alla vita delle nostre comunità.
Un intervento ricco, che ha suscitato interesse e spunti di lavoro.
I gruppi di lavoro
Alle 16.45 l’assemblea si è suddivisa in gruppi di interesse. I gruppi attivati sono stati:
• Liturgia
• Catechesi
• Giovani
• Carità
• Famiglie
Ogni gruppo ha lavorato su alcune domande preparate da suor Chiara, confrontandosi con profondità e cercando di individuare piste concrete. Al termine del confronto ogni gruppo ha predisposto un breve documento riepilogativo, che sarà trasmesso alla Zona Pastorale come materiale di lavoro per i prossimi passi.
Conclusione e momento conviviale
Alle 17.45 tutti i partecipanti si sono ritrovati in chiesa per la conclusione, seguita da una preghiera finale come sigillo del lavoro svolto insieme.
La giornata si è poi chiusa con uno spritz a San Carlo, organizzato come autofinanziamento dal gruppo scout San Lazzaro. Un momento semplice, ma prezioso per consolidare relazioni e continuare il dialogo in un clima fraterno.














