Santo Natale del Signore

Attendere

Lettera di don Matteo e orari celebrazioni

Con questo piccolo scritto spero di raggiungere tanti di noi, noi che nella routine delle nostre vite, sentiamo il desiderio dell’attesa del prossimo Natale. Attendere è un verbo che può suscitare stati d’animo differenti. A volte siamo impazienti nell’attendere e ci appare tutto più lungo del previsto. Altre volte attendere ci fa gioire e ci regala qualche sprazzo di euforia. Le attese possono essere anche silenziose, angustiate e preoccupate, dipende sempre da ciò che stiamo aspettando. L’Avvento è un tempo di attesa, passano i giorni e ci avviciniamo all’incontro con Gesù, Verbo di Dio che si fa carne, assumendo la nostra umanità. Mi piace pensare che anche per Gesù siano giorni di attesa. Certo ha aspettato e atteso un’eternità perché si compisse la pienezza dei tempi e si incarnasse nel seno della Vergine Madre. Lui si che ha atteso molto! Ma mi piace pensare che Gesù attende anche di sapere come ci troverà quest’anno. Più felici? Più tristi? Più preoccupati o sereni? Ci troverà avanzati di qualche passo nel nostro percorso di vita o sempre lì dove eravamo lo scorso anno? È bello pensare che è un avvento anche per Lui, in attesa di incontrare noi, le nostre vite.
Allora prepariamoci bene. Dalla “mini” novena ai momenti di confessione, abbiamo la possibilità di vivere anche nella liturgia il dono di questa “reciproca” attesa. Ci aiutino questi momenti a domandarci “dove siamo?”, dove ci incontrerà il Signore ? A che punto del nostro cammino saremo incontrati da Lui? Il deserto e la Parola che il Battista ci ha indicato come necessari per prepararci all’incontro, siano vissuti da ognuno di noi, grandi e piccoli, come momenti importanti, necessari affinché il nostro Avvento e l’Avvento di Gesù abbiamo un punto d’incontro comune: la mangiatoia di Betlemme, luogo da dove ogni cosa inizia sempre.

dMatteo