A Folgarida, a fine agosto

Il Campo Famiglie 2024. Un ricordo.

Crescita comunitaria e approfondimenti

SAN LAZZARO – A fine agosto, in Val di Sole, a Folgarida, abbiamo vissuto, accompagnati da don Stefano, una settimana di convivialità nell’esperienza del Campo Famiglie. Un bel gruppo aperto e accogliente per momenti unici.

Nelle piogge di settembre, nel sole smarrito dell’autunno il pensiero vola ai primi venti di fine agosto, tra le verdi vallate e i paesaggi mozzafiato della Val di Sole, dove, a Folgarida, abbiamo vissuto, accompagnati da don Stefano, una settimana di convivialità nell’esperienza del Campo Famiglie. Un bel gruppo composto da tante famiglie ed amici, pronto ad accogliere piccoli e grandi di ogni età. A volte, nei tanti bei momenti  vissuti insieme, avremmo voluto dire “Facciamo tre tende…”, ma la bellezza di certi momenti sta proprio nella loro essenza e unicità.

Il campo è stato, dopo un anno di lavoro, scuola e impegni vari, un tempo di riposo dei corpi, ma soprattutto uno spazio in cui rigenerarsi, dove lo spirito ha potuto respirare, favorito dal contatto più stretto con le meraviglie del Creato, dall’amore tangibilmente presente nella quotidianità del camminare insieme, del condividere i pasti comuni, del gioco…

Una settimana di crescita comunitaria, sostenuti dalla preghiera al mattino e dall’Eucaristia  quotidiana e, guidati sempre da don Stefano, due momenti di meditazione e approfondimento a partire dalla Parola, sul tema del campo: “La Speranza”.

Siamo grati per il dono di questa esperienza di crescita e di fraternità, che ha donato a tutti noi luci di speranza e durante la quale abbiamo assaporato il significato di essere comunità, tanto da fare nostre le parole del Salmo di ringraziamento: “Ti rendo grazie, Signore con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi ma a te voglio cantare”. Sì, siamo davvero grati al Signore perché ancora una volta ci ha mostrato il suo volto d’amore in un tempo propizio, fatto di giornate vissute insieme, di passeggiate e di proposte pensate proprio per tutti, di serate trascorse con la voglia di divertirsi e approfondire la propria amicizia. Ora, custodendo questa esperienza di fraternità e gioia, continuiamo ad affidare il nostro cammino al Signore convinti che siamo opera delle sue mani, a noi sta solo l’essere attenti, perseveranti e docili alla sua volontà di bene: “Il Signore farà tutto per me. Signore il tuo amore è per sempre, non abbandonare l’opera delle tue mani”. (Sal 138).

 

Per approfondire il tema del campo

Nella bolla d’indizione dell’anno Santo 2025 “Spes non confundit” il tema generale è “Pellegrini di Speranza” perché la speranza manca e di speranza c’è bisogno.

“Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione” (Papa Francesco).

Nelle situazioni che stiamo attraversando, c’è speranza? È questa la domanda più grande, il grido che sentiamo nascere dal profondo del nostro cuore. Quale speranza coltivo personalmente nella mia quotidianità? La condivido? Quale speranza nutre il mio sposo o la mia sposa? Quale speranza coltiviamo insieme? Come mi rappresento il punto di partenza della mia speranza?

Troviamo aiuto e conforto in quanto la Parola ci dice attraverso S. Paolo:

“Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza” (Rm 8,24).

Queste parole ci hanno riportato alla mente alcuni momenti vissuti in questi giorni… Il bambino affaticato dal lungo cammino in montagna va avanti nella fatica perché pensa alle parole che il genitore gli ha detto: quando arriviamo ti compro il gelato.” Oppure qualcuno di noi durante il cammino pensava: dopo tutta questa salita, quando arrivo mi merito una bella birra…”

Così Giacobbe servì sette anni per avere Rachele in sposa: gli sembravano pochi giorni tanto era il suo amore per lei.

Come la speranza cristiana guida le aspettative umane che tutti tendiamo a nutrire, come singoli e come coppia?

 

Qui l’album fotografico del campo.

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