Carissime e carissimi tutti,
la grazia del cammino sinodale sull’Evangelii Gaudium si incontra con quella del Congresso Eucaristico Diocesano. Siamo aiutati tutti a ricentrarci su Gesù, sulla sua presenza di solo amore, dono che è “centro e fulcro” della nostra vita. Noi in maniera pratica facilmente rendiamo “centro” il nostro io o il piccolo mondo intorno a Lui. Altre volte noi e tanti viviamo senza un centro, nella condizione che tanto commuove Gesù di “pecore senza pastore”. La sua preoccupazione non è cercare la colpa, ma che tutte trovino Colui che le difenda, le protegga, indichi loro una strada da seguire. Siamo come i discepoli di Emmaus, che sentono il cuore ardere nel petto ascoltando questo pellegrino che continua ogni domenica ad affiancarsi alla nostra vita, che ci parla e si siede a mensa con noi, spezza il pane del suo amore, perché anche noi impariamo a condividere il pane con il prossimo.
In questi mesi abbiamo avviato un confronto proprio per imparare a “dare loro da mangiare”. Il cammino sinodale intrapreso ha coinvolto tutte le nostre comunità. Il “metodo di Firenze” e i tavoli di discussione hanno permesso a tanti di parlare e ascoltarsi.
Vogliamo che questo primo sforzo sia raccolto in un’Assemblea Diocesana, che partirà proprio dalle importanti considerazioni emerse. L’Assemblea ci aiuterà anche a interrogarci ancora sulle domande che la città degli uomini pone a ciascuno di noi e a tutte le nostre comunità, su quali sono le attese che le percorrono e che ci chiedono di andare incontro a tutti con gioia e speranza.
Desidero invitare tutte le comunità cristiane (parrocchie, aggregazioni laicali, famiglie religiose) giovedì 8 giugno alle ore 19,30 nella Basilica di San Petronio. Sono certo che sarà un’occasione di dialogo con tutta la città degli uomini. Vorrei che ogni cristiano e ogni comunità invitasse a partecipare le donne e gli uomini con cui cammina quotidianamente. Sarà momento di comunione, di dialogo, di fraternità e di gioia.
Auguro in questa Quaresima la benedizione di affidarci al Dio che “ama l’innocenza e la ridona a chi l’ha perduta”, per incontrare e trasmettere la gioia della Resurrezione, dell’amore che vince il male e la morte.
Bologna, 19 marzo 2017
+ Matteo Maria Zuppi
Arcivescovo